Certe cose non te le togli più dalla testa.
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Musica!
Questa volta niente ispirazioni per romanzi, solo una selezione di musica dai miei artisti preferiti. ^_^
I Sabaton, un gruppo metal le cui canzoni sono ispirate alla storia militare:
I Folkstone, un gruppo metal sinfonico con l’unico difetto di essere composto da bergamaschi:
I Running Wild, gruppo di metal… boh, metal (XD):
Le Celtic Woman, coro di voci femminili meravigliose:
Spero che piacciano anche a voi. ^_^
Quando un’idea è sbagliata
Oggi, tanto per cambiare, parliamo di una canzone: Europa dei Globus.
Al di là dello splendido coro e dai toni a la Green Day, che possono piacere o meno, diamo un’occhiata al testo.
From Agincourt to Waterloo
Poitiers and then Anjou
The Roses War, the Hundred Years
Through battlefields of blood and tearsFrom Bosworth Field to Pointe Du Hoc
Stalingard and the siege of York
The bloody turf of Gallipoli
Had no effect on the killing spreeBannockburn to Austerlitz
The fall of France and the German blitz
The cruelest of atrocities
Europa’s blood is borne of theseHeaven help in all our battles
Heaven see love, heaven help usBolshevisks and feudal lords
Chivalry to civil wars
Fascist rule and genocide
Now we face the rising tideOf new crusades, religious wars
Insurgents imported to our shores
The western world, gripped in fear
The mother of all battles hereHeaven help in all our battles
Heaven see love, heaven help us
Avant hier, avons être
Déja demain, (nous) sommes éclairéeAll glory, all honor
Victory is upon us
Our savior, fight evil
Send armies to defend usEmpires built, and nations burned
Mass graves remain unturned
Decendants of the dispossessed
Return with bombs strapped to their chestsThere’s hate for life, and death in hate
Emerging from the new caliphate
The victors of this war on fear
Will rule for the next thousand yearsAll glory, all honor
Victory is upon us
Our savior, fight evil
Send armies to defend us
Europa, Europa
Find better days before us
In kindness, in spirit
Lead us to a greater callingEuropa, Europa
Find better days before us
In kindness, in spirit
Lead us to a greater callingLennigrad, Berlin wall
March on Rome, Byzantium’s fall
Lightning war, Dresden nights
Drop the bomb, end this fight!Never again!
Si comincia con un elenco di battaglie messe lì a casaccio, prese da periodi storici completamente diversi fra loro, che mira (?) a dimostrare che “il sangue dell’Europa nasce da qui”. Il vero argomento, di cui questo è solo l’introduzione, viene introdotto nella strofa successiva: un nuovo nemico si affaccia ai confini dell’Europa, un nemico che può essere sconfitto solo dall’unione di quei popoli che per millenni si sono massacrati fra loro. Stiamo parlando, ovviamente, del terrorismo islamico. Con l’aiuto di Dio (“heave is upon us”) e di un “salvatore” facilmente identificabile negli Stati Uniti d’America (“Our savior, fight evil/
Send armies to defend us), l’Europa vincerà “la madre di tutte le battaglie” che, altrimenti, getterà il mondo nelle grinfie dell’Islam per “i prossimi mille anni”. Direi che non c’è molto altro da dire.
Anzi, una cosa c’è: chi ha pensato “ZOMG che porcheria razzista! chiederò immediatamente a YouTube di rimuoverla!” mi faccia il sacrosanto piacere di andare via immediamente e di non tornare mai più. Il suo è esattamente l’atteggiamento di chi, insicuro delle proprie idee, prova sollievo al pensiero che ogni voce contraria sia messa a tacere. Questo non è un atteggiamento critico, solo cretino. La censura legittima le idee peggiori, quelle che assumono un’aria di sacralità per il solo fatto di essere proibite, allo stesso modo in cui i martìri dei primi cristiani diedero attrattiva a una religione fondata sull’intolleranza, il disprezzo della donna (Paolo di Tarso) e tante altre amenità.
La critica di un’opera d’arte è prima di tutto critica tecnica, ovvero riguardante “quello che l’opera è”: una canzone, un romanzo, un dipinto. “Bello” e “buono” sono qualità diverse e distinte, con buona pace di quei Greci che li volevano sempre associati. Pensando diversamente, non si arriva a capire il successo delle canzoni fasciste o dei film di guerra… e non capire è il primo passo verso l’incapacità di obiettare in modo credibile.
Ben venga, in ogni caso, la critica ideologica. Una volta che è possibile parlare di tutto, è divertente percuotere le idee sbagliate fino a quando non hanno più il coraggio di mostrare la loro faccia sfregiata. ^_^ Quello che trovo aberrante sono i reati di apologia, il “divieto sociale” di fare arte di un certo tipo e le politiche di moderazione ipocrite. Se certa gente vuole fare una pessima figura scrivendo testi come quello di Europa, lasciamoglierlo fare: ci risparmieranno un sacco di fatica. ^_^